Un percorso di viaggio in treno lungo la Transiberiana e la Transmongolica.
L'ospite dell'intervista di oggi è lo scrittore e viaggiatore trentino Mauro Buffa, che abbiamo avuto il piacere di incontrare in un freddo sabato pomeriggio davanti ad una fumante tazza di tè. Cosa ci ha raccontato? Le sue esperienze in viaggio lungo la ferrovia della Transiberiana e della Transmongolica.
Mauro è nato e vive a Trento, laureato in giurisprudenza, ha lavorato come giornalista per la carta stampata, televisione e radio occupandosi principalmente di temi sociali, cinema e letteratura.
Nel 2010 ha pubblicato un libro dal titolo “Sulla Transiberiana. Sette fusi orari, 9200 km, sul treno leggendario da Mosca al mar del Giappone” edito da Ediciclo dove racconta la sua avventura in treno da Mosca a Vladivostok. Questo viaggio lo ha colpito così tanto che due anni dopo ha deciso di ripartire ed avventurarsi lungo la Transmongolica e viaggiare per due settimane in Mongolia ospitato dai pastori nomadi. Da questa esperienza é nato il libro “Sulla Transmongolica. 9000 km in treno da Mosca a Pechino sulle orme di Gengis Khan”
Come è nata l'idea di scrivere dei libri di viaggio?
Da sempre quando viaggio porto con me un quaderno ed una penna, per annotare pensieri, riflessioni o aneddoti che possono accadere durante il viaggio. Al mio rientro dalla Transiberiana mi sono accorto di avere molto materiale scritto durante le quattro settimane di viaggio, dando un'occhiata in internet non ho trovato molto in italiano su questo argomento e così ho pensato di creare un libro. É stato presentato alla casa editrice Ediciclo che lo ha apprezzato ed ha deciso di pubblicarlo.
Avendo avuto la possibilità di percorrere sia la Transiberiana che la Transmongolica, cosa ti senti di consigliare ad una persona che si affaccia per la prima volta ad un viaggio di questo tipo?
Penso che la Transiberiana abbia un fascino particolare e seppur attraversi un solo stato, le sensazioni ed emozioni che si provano viaggiando sul treno lungo questa ferrovia sono uniche e indimenticabili.
Si ha l'impressione di andare dall'altra parte del mondo attraverso luoghi e paesaggi così diversi rispetto all'Europa e all'Occidente.
Dall'altra parte, la Transmongolica può essere più interessante perché attraversa 3 stati, la Russia con la Siberia, la Mongolia e la Cina. Si ha la possibilità di confrontare diverse culture e stili di vita.
Questi percorsi di viaggio hanno in comune il fatto di racchiudere al loro interno delle destinazioni di nicchia, ancora poco conosciute, che possono essere raggiunte via terra dopo un lungo viaggio, ma che regalano emozioni e sensazioni davvero uniche.
Il mio consiglio é di percorrerle entrambe e poi magari provare a dare un proprio giudizio personale!
Per quanto riguarda l'organizzazione come ti sei preparato a questo lungo viaggio in Transiberiana e successivamente in Transmongolica?
Il primo viaggio in Transiberiana l'ho fatto con Viaggi Avventure Nel Mondo, mentre due anni dopo ho attraversato la Transmongolica con amici. Piuttosto che viaggiare in solitaria preferisco partire con uno o due amici, in modo da poter contare su qualcun altro ed avere maggiore tranquillità in caso di eventuali imprevisti e contrattempi.
Per l'organizzazione del percorso mi sono appoggiato ad una agenzia di viaggi che si é occupata di acquistare le diverse tratte del treno ed ha trovato una guida per il periodo trascorso in Mongolia.
Per chi volesse organizzare il viaggio via internet consiglio il sito www.transiberiana.com che si occupa della prenotazione di tutte le tratte sul treno, dei pernottamenti e dei servizi a terra.
Se ci si vuole fermare e scendere dal treno durante il percorso sia della transiberiana che della transmongolica non esiste un ticket unico che copra la tratta Mosca – Ulan Bator o la tratta Mosca – Vladivostok ma bisogna acquistare singoli biglietti per ogni tratta di salita e discesa dal treno. Queste soste sono fondamentali per curiosare e vedere le cittadine lungo la linea ferroviaria oltre che per staccare dal continuo e lento movimento sulle rotaie.
Attraversare questi paesi da soli non é facile, soprattutto se non si hanno molti giorni a disposizione. Il rischio é quello di non trovare posto sul treno e dover aspettare per poter partire e proseguire il viaggio fino alla fermata successiva.
I controlli in Russia sono davvero ferrei e ad ogni albergo dove si pernotta si riceve un foglietto, da custodire con cura e consegnare nell'hotel successivo. In questo modo gli spostamenti di chiunque si rechi in queste zone vengono registrati dalla polizia locale.
Quali sono le fermate più significative e assolutamente da non perdere durante il percorso in treno sia della Transiberiana che della Transmongolica?
La prima parte del viaggio é uguale per entrambi i percorsi che successivamente prendono strade diverse dalla città di Ulan-Ude. La prima tappa, che purtroppo non fa quasi nessuno perché si trova a soli 200km da Mosca, é la città di Yaroslavl, dichiarata Patrimonio Mondiale Unesco, dove ci sono bellissimi edifici religiosi.
Si prosegue per Ekaterinburg, la prima città degli Urali e confine naturale tra Europa ed Asia. Qui vale la pena fermarsi e scendere dal treno per fare due passi e scoprire la città dove sono stati fucilati lo Zar Nicola II insieme alla moglie e ai figli. Inoltre, qui é stato costruito un monumento dedicato ai caduti durante la guerra in Afghanistan, decisamente di forte impatto visivo.
Poi Novosibirsk, la più grande città della Siberia, dove é possibile visitare la zona centrale, con la Cattedrale dell'Ascensione e la Cappella di San Nicola, e soprattutto respirare un po' di atmosfera locale.
Nella città di Irkutsk conviene fermarsi 2 o 3 giorni e unire una visita del lago Bajkal, che si trova a circa 70km. A seconda del tempo a disposizione si può decidere di visitare la zona del lago in giornata oppure scegliere di trascorrere più giorni, cosa che consiglio vivamente.
In Mongolia, una visita della capitale, Ulaanbaatar, dove approfittare dei grandi supermercati per fare scorta di viveri, prima dell'attraversata di queste terre, per poi concludere il viaggio a Pechino.
Se si prosegue per Vladivostok, lungo la Transiberiana, ci si può fermare alla penultima fermata, la cittá di Khabarovsk, mancano 800km all'arrivo ed é considerata ormai vicinissima alla fine delle Transiberiana. Questa città é conosciuta per la manifestazione delle sculture di ghiaccio che durante l'inverno attirano tantissimi turisti.
Ci sono stati momenti di difficoltà durante il viaggio in treno? Si vive senza alcune comodità che per molti sono "essenziali", come per esempio il bagno rigorosamente in comune.
Sicuramente serve spirito di adattamento ma non si deve essere Superman per intraprendere un viaggio di questo tipo.
Il bagno é in comune e non vi é la possibilità di fare la doccia. In ogni caso effettuando ogni 2 giorni circa una fermata il disagio é minimo.
Personalmente, ho trovato i treni puliti e comodi, anche se sono decisamente più spartani rispetto ai treni che si possono trovare in Europa o negli Stati Uniti.
Come è diviso il treno? Ci sono due classi come sui treni in Europa?
Il Treno é diviso in tre classi e si parte dalla prima con 16 cabine da 2 persone e due bagni a disposizione per il vagone.
In seconda classe ci sono 2 toilette per circa 36 persone e si é divisi in cabine da 4 persone, dove a meno che non si riesca a viaggiare insieme ad altri 3 amici, si dorme in compagnia di estranei che possono essere sia uomini che donne.
La terza classe, ricorda le camerate, ospita circa 50 persone che condividono sempre due bagni.
Penso che l'esperienza di viaggio debba essere vissuta al di là di queste piccole scomodità, perché il fatto di attraversare luoghi sconosciuti e di rara bellezza riesce a riempirti di entusiasmo e a farti assaporare l'avventura di un viaggio ricco di contatti con realtà uniche e diverse.
Il contatto umano va al di là della cultura e della lingua, é facile incontrare altri viaggiatori o persone del luogo e scambiarci due parole. Ricordo una coppia di italiani che condividevano lo scompartimento con due russi. Nonostante il fatto di non conoscere una lingua comune, erano riusciti ad imparare un gioco di carte russo e a fare alcune partite con loro!
E la tua esperienza durante il viaggio in Transmongolica com'è stata?
Dopo aver percorso circa 6000 km in treno siamo arrivati nella capitale della Mongolia e qui abbiamo trascorso 2 settimane.
Una destinazione particolare che ti permette di fare un salto indietro nel tempo. Devo ammettere che non é stato facile trascorrere 14 giorni in mezzo alla steppa mangiando esclusivamente carne di montone.
Abbiamo attraversato la steppa e guadato torrenti per arrivare verso sera all'interno di accampamenti, dove in cambio di un pagamento minimo ci davano ospitalità. Era importante trovare una gher, il nome della tenda tradizionale mongola, con della legna per scaldarsi, dell'acqua e del cibo, che però consisteva sempre nella stessa cosa. Il piatto tipico era una specie di panzerotto ripieno di carne di montone che ci é stato riproposto all'interno dei vari villaggi dove ci siamo fermati. Inoltre, in queste zone non si trova la frutta e le verdure sono rare. Le temperature in estate presentano una forte escursione termica, di giorno si hanno circa 25 gradi ma di notte si abbassano notevolmente. Il popolo mongolo si é adattato per sopravvivere a questo stile di vita, caratterizzato da temperature molto rigide, in inverno si raggiungono anche i –50º oltre che da un'alimentazione poco varia.
Quando si rientra dopo un viaggio di questo tipo, ci si rende conto di quanto sia urbanizzato il territorio dove viviamo. Il paesaggio consiste in distese di praterie e terre dove ogni tanto sorgono questi accampamenti e nulla più.
Se dovessimo andare da Milano a Berlino, si riesce a trovare uno spazio anche di pochi metri dove non vi sia la presenza umana? Assolutamente no!
Viviamo in un mondo dove l'urbanizzazione é una presenza costante e tutto l'ambiente intorno a noi é stato manipolato dall'uomo.Un viaggio in queste terre ci rende consapevoli della vastità della natura e di come la presenza dell'uomo risulti quasi insignificante.
Partendo per un viaggio di questo tipo, cosa non deve mancare nello zaino?
Molto importante portare con se sia vestiti leggeri, da utilizzare durante il giorno ma anche alcuni maglioni e giacche tecniche più pesanti per la sera, quando le temperature si abbassano considerevolmente.
Da non dimenticare di acquistare cibo liofilizzato, come minestre o risotti, da cucinare in treno oppure negli accampamenti mongoli e delle riserve d'acqua. Soprattutto in Mongolia, dove l'acqua non può essere bevuta perché potrebbe essere contaminata, conviene fare scorte nella capitale ed avere nel proprio bagaglio più bottigliette d'acqua.
Per il viaggio in treno possono essere utili dei tappi per le orecchie, anche se riuscire a dormire non é così facile per la presenza di un rumore costante e continuo.
Pensando ad un viaggio lungo la Transiberiana, a chi consiglieresti di preparare lo zaino e partire per questa esperienza?
Consiglio questa esperienza a chi ha voglia di fare un grande viaggio fuori dalle rotte turistiche per scoprire un mondo sconosciuto ed ignoto.
Ovviamente il viaggio non é adatto a chi desidera rilassarsi, perché si é in continuo movimento, ma piuttosto a chi é curioso di scoprire una meta poco conosciuta ma con grandi attrattive.
Siamo a conoscenza dell'esistenza di un terzo percorso del treno della Transiberiana, chiamata Transmanciuriana, che attraversa la zona della Manciuria.
Si questa é la terza variante meno nota, si percorre la Transiberiana quasi fino alla fine e nella cittá di Khabarovsk si può cambiare il percorso e proseguire in territorio cinese, attraverso la regione chiamata Manciuria.
E' un pochino più lunga rispetto agli altri due percorsi ma si ha la possibilità di visitare una parte di Cina altrettanto interessante. Ci si può fermare a Changchun, l'ex capitale del Manchukuo e nella cittá di Shanhaiguan, dove la Grande Muraglia incontra il mare.
Oltre ai viaggi di cui ci hai parlato, in passato, hai percorso altri territori utilizzano mezzi fuori dal comune?
Due anni fa ho deciso di attraversare gli Stati Uniti ma con un mezzo diverso dal solito, a bordo degli autobus di linea Greyhound.
Tutti conoscono la città di New York o la California, ma quello che c'é in mezzo?
Per questo ho deciso di intraprendere questo viaggio alla scoperta di un'umanità reale e più povera, fatta da persone comuni che si spostano in autobus.
A settembre 2015 uscirà il mio nuovo libro dedicato proprio a questa esperienza, con il titolo provvisorio “Coast to Coast degli Stati Uniti in Greyhound” dove racconterò un percorso di viaggio alternativo capace di mostrare luoghi meno conosciuti e da una prospettiva diversa.
Sappiamo che nella mente di chi ama viaggiare c'è sempre il progetto di un prossimo viaggio, ne hai già un altro in mente?
Normalmente, appena torno da un viaggio non penso ad una nuova meta, ma basta lasciare passare qualche giorno e il desiderio di partire torna a farsi sentire.
L'idea che mi é venuta in mente é di attraversare il Sud America, sempre utilizzando gli autobus Greyhound per gli spostamenti.
Partire da Santiago del Cile e risalire in pullman alcuni stati del Sud America: Cile, Argentina e Brasile. Da come si é capito i miei viaggi sono delle vere e proprie attraversate a contatto con le persone del luogo, che regalano emozioni uniche e vere.
E con le immagini di questi meravigliosi viaggi nella mente salutiamo Mauro e gli mandiamo un augurio speciale per il prossimo libro dedicato agli Stati Uniti.
E chissà magari lo incontreremo in giro per il mondo a bordo di un vecchio treno o appena sceso da un autobus di linea Greyhound...
Se invece sei curioso di leggere un'altra avventura decisamente fuori dall'ordinario non perdere il Viaggio delle Badanti, che Mauro ha affrontato percorrendo a ritroso il viaggio delle badanti che tornano a casa a trovare amici e parenti.
Che bello Laura, questo tipo di viaggio lo sogno da sempre!
Anche io lo sogno da un po' attraversare tutti questi luoghi così diversi, mi affascina tantissimo!! Magari il prossimo anno.. Speriamo!!