Auguro un nuovo anno … in viaggio!

Alla fine dell'anno, volenti o dolenti, dobbiamo tirare un po' le somme ed è bello ricordare eventi e fatti che in qualche modo hanno lasciato un segno impresso nella nostra memoria.

E così ci ritroviamo a pensare e ripensare al Viaggio di quest'anno, che è riuscito ad arricchirci e cambiare il nostro modo di pensare.

Per l'occasione pubblicheremo qualche scatto, ancora inedito, che secondo noi merita davvero di essere osservato.

Il ricordo più forte è l'esperienza vissuta in Laos, paese che consigliamo di visitare al più presto, prima che la macchina del turismo di massa decida di stravolgere i suoi paesaggi incontaminati, dove la presenza dell'uomo è ancora marginale.

Il vero e proprio inizio del nostro viaggio è partito da un autobus decisamente sgangherato, che insieme ad un gruppetto di monaci, ci portava al di là del confine della Thailandia verso una terra sconosciuta. Lungo questa strada l'eccitazione per il nostro ingresso in terra laotiana era davvero alta, eravamo consapevoli di avere un'opportunità davvero unica: visitare una destinazione poco turistica e genuina in totale autonomia e libertà.

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In Viaggio verso il Laos

Il Mekong ci ha accolto con le sue acque torbide e lentamente a bordo della nostra showboat siamo entrati nella parte più profonda e delicata di questi luoghi, dove la vita non è facile ma il paesaggio circostante rimane uno spettacolo davvero unico. Noi così piccoli e insignificanti in mezzo alla natura più selvaggia, una lingua gialla, il Mekong delimitato dalla foresta, interrotta raramente da qualche casetta sperduta. Ma ci pensate a chi vive in queste zone? Ai collegamenti via terra?

La città di Luang Prabang rimane nel cuore. Ti lascia entrare nella sua quotidiana tranquillità per farti assaporare un pezzettino della vita dei suoi abitanti. I monaci insegnano la calma, la meditazione e la preghiera. Sono schivi e tendenzialmente non cercano il contatto con estranei. Questo li rende, a nostro avviso, ancora più affascinanti, creando interrogativi e quesiti sul loro modo di vivere.

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La sveglia all'alba, destati dalle vibrazioni dei gong suonati dai monaci per richiamare i fedeli, di certo non verrà dimenticata da nessuno di noi. E dire che la prima notte trascorsa nell'antica capitale eravamo così stanchi che non ci eravamo accorti di questo "concertino". Tutti tranne Elena - che è arrivata a credere di avere delle allucinazioni - smentite poi la notte successiva quando ci siamo alzati molto presto proprio per essere anche noi partecipi della Processione delle Elemosine.

Il richiamo di queste musiche assomiglia più a una danza propiziatoria e rende l'atmosfera quasi surreale - seguendo il suono del gong laotiano ci siamo incamminati lungo le stradine di Luang Prabang alla ricerca del Tak Bat, la processione dei monaci che tutte le mattina si alzano all'alba per raccogliere le elemosine dei fedeli. I monaci non hanno nessun reddito e vivono grazie proprio a questo cibo, generalmente riso bollito, donato dai fedeli.

Auguriamo a tutti i viaggiatori, che come noi adorano viaggiare alla scoperta di nuove realtà e culture, di poter dare spazio alla propria passione anche il prossimo anno e magari di trovare spunto dai nostri articoli per futuri viaggi.

Al link galleria fotografica troverete tante altre fotografie scattate in Laos che per motivi di spazio non pubblichiamo in questo articolo. Buona visione!

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2 comments on “Auguro un nuovo anno … in viaggio!”

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