In Viaggio verso il distretto di Son Dong

Autobus Son Dong

Ci svegliamo decisamente presto, alle 5.30, prendiamo i nostri zaini e saliamo sull'autobus che fortunatamente parte di fronte all'hotel dove abbiamo dormito Dopo un'ora e mezza di viaggio arriviamo ad Haiphong e qui iniziano i primi "misunderstanding" con le persone del luogo. Il problema fondamentale è che nessuno capisce o vuole credere che stiamo realmente andando a Bai Chay. Inoltre, la zona chiamata Son Dong viene sempre confusa con Son Doong, una destinazione turistica in un'altra parte del paese.

Appena scesi dall'autobus a Haiphong cerchiamo un taxi, subito il controllore ne ferma uno e gli dice di portarci all'aeroporto. Immediatamente gli diciamo che non dobbiamo andare all'aeroporto ma alla stazione degli autobus di Ha Long City. Finalmente, sembra che il tassista abbia capito la nostra destinazione. Dobbiamo dire "sembra" perché fino all'ultimo non ha idea di dove si trovi esattamente la stazione degli autobus e solo con l'aiuto di google maps sui nostri cellulari riusciamo ad arrivare.

Prima di scendere dal taxi, per un paio di volte un ragazzo in motorino si è accostato al finestrino, voleva a tutti i costi proporci una crociera sulla Baia di Ha Long. Quando scendiamo in stazione, si avvicina e ci passa una persona al telefono che vuole sapere dove stiamo andando ed il motivo. Assolutamente increduli, restituiamo il telefono ed entriamo nella biglietteria della stazione.

Autobus per Son Dong
Autobus per Son Dong

Chiediamo 4 biglietti per Bai Chay. La ragazza stacca i tickets e lancia uno sguardo incerto alla collega. In poco tempo notiamo che ci stanno indicando e ridono. Arrivano altre due persone e si ripete la stessa scenetta. Non so se pensavano ci fossimo persi o cosa, ma ridevano proprio di noi e del fatto che avessimo in mano un biglietto per il distretto di Son Dong.

Saliamo su un vecchio autobus sgangherato, sapendo di dover percorrere circa 70 km per tre ore di viaggio. In realtà, dopo nemmeno mezzora di strada ci fermiamo. Non sappiamo esattamente dove siamo, ma l'autobus fa una sosta in una piccola stazione per la pausa pranzo e il cambio del mezzo.

Finita la pausa si riparte, ma prima di sederci ci viene indicato il nostro posto e fatto spostare nei primi posti chi doveva scendere alle fermate più vicine. Iniziamo ad attraversare la campagna vietnamita, che qui inizia ad essere movimentata, ricca di colline e risaie di un verde quasi accecante. 

Non sappiamo nemmeno noi come, ma all'interno del pulmino da 28 posti eravamo in 42! Lungo la strada hanno dovuto lasciare qualcuno a terra, che in taxi ha raggiunto la fermata successiva, su consiglio dell'autista stesso, per salire allo scendere di qualcuno. Eravamo guardati con curiosità dai nostri compagni di viaggio, chi sapeva qualche parola di inglese, ci ha chiesto la nostra età e da dove venivamo e rivolto bellissimi sorrisi che ci hanno fatto sentire davvero accolti e ben accetti.

Tra bellissimi paesaggi notiamo che la strada, tortuosa e ricca di curve, fa molto male agli altri passeggeri, che spesso si sentono poco bene durante il percorso.

GTV paese sperduto
Distretto di Son Dong - tra i più poveri del Vietnam

Ci siamo resi conto di avere la possibilità di attraversare una zona rurale del Vietnam, assolutamente non turistica e genuina, insieme ad abitanti del luogo che come sempre ci hanno aperto il loro cuore.

Al nostro arrivo a Bai Chay ci sono Luca e Que ad aspettarci, che staranno con noi durante questi due giorni dedicati alla visita della piccola Mai e la dolcissima Nga oltre ai progetti portati avanti con passione da Gtv.

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